Le moderne tecnologie rendono i sistemi di controllo industriale più compatti, più flessibili e più facili da mantenere.

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Maggiore flessibilità grazie alla virtualizzazione

25 novembre 2022

Le moderne tecnologie astraggono sempre più i sistemi di controllo industriale, rendendoli più compatti, più flessibili e più facili da mantenere. Questo sviluppo sta portando al "Controllo 5.0", il PLC virtuale. Come si presentano in pratica questi controllori virtuali e come possono essere utilizzati?

Le unità virtuali e persino i computer virtualizzati sono ormai di uso comune. Come immagini di dispositivi fisici, come dischi rigidi o PC Windows, ci aiutano a utilizzarne le funzioni, senza che i dispositivi siano effettivamente presenti. Le immagini sono create dal software di architetture informatiche sufficientemente potenti. In ambito informatico, tali virtualizzazioni sono utili per aumentare la sicurezza dei dati dei sistemi attraverso limiti di accesso ragionevoli e consentendo configurazioni indipendenti per utenti e applicazioni diverse.

Lo stesso vale per i sistemi di controllo virtualizzati: Innanzitutto, è necessario un hardware potente come sottostruttura. Anche se il PLC è astratto, deve essere ospitato ed eseguito da qualche parte. Da questo punto di vista, il PLC virtuale non è inizialmente diverso da un computer industriale con un sistema operativo e un PLC soft installato al suo interno. Tuttavia, per poter gestire un numero qualsiasi di controllori virtuali indipendenti l'uno dall'altro in un hardware, è necessario effettuare un'ulteriore astrazione. I contenitori software o hypervisor sono adatti a questo scopo, in quanto separano l'hardware e il sistema operativo che vi gira.

Per saperne di più, leggete il numero 47-48/2022 di Markt & Technik (pagg. 1, 3, 32-35) »

Autore: Roland Wagner, Head of Product Marketing, CODESYS GmbH